sabato 14 aprile 2007

GESTIRE LE EMOZIONI

articolo di Daniele Cavalera
La conoscenza di se stessi, la persistenza e l'empatia sono elementi che nascono dall'intelligenza umana, forse quelli che influenzano maggiormente la vita dell'uomo. Spesso queste capacità, che vanno a costituire l'intelligenza emozionale, erano sottovalutate, ignorate o non considerate un elemento rilevante nel computo del noto, ma ridimensionato QI

OPERA DELL'ALBANESE FAT MIR MVELAJ
Al giorno d'oggi, per avere una vita e una carriera soddisfacenti, non è più sufficiente essere brillanti, possedere una preparazione tecnica, lavorare sodo, essere raccomandati... diciamo che tutto questo serve. Punto.
E' però necessario un ingrediente fondamentale, che non è solo amalgamativo: l'intelligenza emotiva.
Questo non significa che, se uno allo stato attuale delle cose zoppica sotto questo "aspetto", si debba sentire irrimediabilmente spacciato... anzi, tutt'altro!
Al giorno d'oggi, sapendo quello che si vale, conoscendo le proprie debolezze e i propri punti di forza, modificando la comunicazione (imparando, cioè, a comunicare meglio), riconoscendo negli altri alcuni segnali, modificando i propri stati d'animo... si possono fare passi da gigante verso l'appagamento personale e professionale.
Ma, prima di tutto, è necessario avere chiare le idee sull'"intelligenza emotiva". Per questo motivo, vi servo su un piatto d'argento la definizione tratta pari pari da Wikipedia:


L'intelligenza emotiva, che alcuni dividono in interpersonale e intrapersonale, è una forma di
intelligenza legata alla capacità di provare emozioni non razionali e di usarle in modo consapevole.

Daniel Goleman è sicuramente uno dei maggiori esperti al mondo per ciò che concerne questo tema ed è stato proprio grazie alla sua opera che questo campo ha cominciato a suscitare interesse nel pubblico.
Il termine nasce dall'esigenza di spiegare il successo di persone che sono dotate di una grande intelligenza che non ha natura cognitiva di tipo logico-matematico, ma si caratterizza per una forte carica emozionale e di trascinamento delle masse.


Compreso questo, e fattici una piccola ricognizione intrapersonale, ecco che ci sorgono dubbi leciti, e si affaccia il desiderio di sapere come fare a migliorarci in quest'ambito.
Non ci crederete, ma è possibile massimizzare le capacità di riconoscere, gestire e modificare consapevolmente i propri stati d’animo e quelli altrui.

Come? Imparando a:



1) Utilizzare la comunicazione per modificare gli stati d’animo
2) Accedere velocemente a stati d'animo desiderati
3) Cambiare volontariamente stati d'animo indesiderati
4) Riconoscere ed influenzare gli stati d’animo altrui
5) Ancorare stati d'animo desiderati
6) Produrre comportamenti desiderati


Alcuni comuni italiani, organizzano corsi gratuiti promossi dall'Assessorato alle pari opportunità (che si avvalgono dell'ausilio di preparati tutor, generalmente psicologi e/o sociologi). llezioni basilari, ma che aiutano a stare e a vivere meglio.

Naturalmente, per una formazione nell'ambito professionale, il mio consiglio è quello di rivolgersi a "strutture" specializzate per la formazione (a pagamento).
Però, tanto per iniziare, informatevi presso il vostro comune quando e dove ci sono questi corsi "basic", oppure chiedete all'Assessorato alle pari opportunità di organizzarli...


Scrivi a dannycavalera@tin.it e richiedi una guida sulla gestione delle emozioni
Vuoi conoscermi? Telefona al 339 2941152

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LA PAZZIA

LA PAZZIA
è la normalità...

Ti regalerò una rosa

di Simone Cristicchi Ti regalerò una rosa Una rosa rossa per dipingere ogni cosa Una rosa per ogni tua lacrima da consolare E una rosa per poterti amare Ti regalerò una rosa Una rosa bianca come fossi la mia sposa Una rosa bianca che ti serva per dimenticare Ogni piccolo dolore Mi chiamo Antonio e sono matto Sono nato nel ’54 e vivo qui da quando ero bambino Credevo di parlare col demonio Così mi hanno chiuso quarant’anni dentro a un manicomio Ti scrivo questa lettera perché non so parlare Perdona la calligrafia da prima elementare E mi stupisco se provo ancora un’emozione Ma la colpa è della mano che non smette di tremare Io sono come un pianoforte con un tasto rotto L’accordo dissonante di un’orchestra di ubriachi E giorno e notte si assomigliano Nella poca luce che trafigge i vetri opachi Me la faccio ancora sotto perché ho paura Per la società dei sani siamo sempre stati spazzatura Puzza di piscio e segatura Questa è malattia mentale e non esiste cura Ti regalerò una rosa Una rosa rossa per dipingere ogni cosa Una rosa per ogni tua lacrima da consolare E una rosa per poterti amare Ti regalerò una rosa Una rosa bianca come fossi la mia sposa Una rosa bianca che ti serva per dimenticare Ogni piccolo dolore I matti sono punti di domanda senza frase Migliaia di astronavi che non tornano alla base Sono dei pupazzi stesi ad asciugare al sole I matti sono apostoli di un Dio che non li vuole Mi fabbrico la neve col polistirolo La mia patologia è che son rimasto solo Ora prendete un telescopio… misurate le distanze E guardate tra me e voi… chi è più pericoloso? Dentro ai padiglioni ci amavamo di nascosto Ritagliando un angolo che fosse solo il nostro Ricordo i pochi istanti in cui ci sentivamo vivi Non come le cartelle cliniche stipate negli archivi Dei miei ricordi sarai l’ultimo a sfumare Eri come un angelo legato ad un termosifone Nonostante tutto io ti aspetto ancora E se chiudo gli occhi sento la tua mano che mi sfiora Ti regalerò una rosa Una rosa rossa per dipingere ogni cosa Una rosa per ogni tua lacrima da consolare E una rosa per poterti amare Ti regalerò una rosa Una rosa bianca come fossi la mia sposa Una rosa bianca che ti serva per dimenticare Ogni piccolo dolore Mi chiamo Antonio e sto sul tetto Cara Margherita son vent’anni che ti aspetto I matti siamo noi quando nessuno ci capisce Quando pure il tuo migliore amico ti tradisce Ti lascio questa lettera, adesso devo andare Perdona la calligrafia da prima elementare E ti stupisci che io provi ancora un’emozione? Sorprenditi di nuovo perché Antonio sa volare